Il delta del Po

Il Parco del Delta del Po (unico delta in Italia e più vasta zona umida del paese) rappresenta una delle aree d’interesse naturalistico più importanti d’Europa, spettacolare risultato di un portentoso lavoro congiunto di uomo e natura.

Vento, erosione, bonifiche e costruzioni di argini e valli da pesca hanno plasmato nei secoli l’intricata rete di canali e lagune che costituisce l’ultima tappa del lungo viaggio del fiume Po verso il mare. Il paesaggio varia continuamente: a una distesa di campi coltivati può seguire una laguna, un sistema di dune, un bosco, un canneto o elementi del territorio tipici di zone umide come scanni e golene. È un ambiente incantevole, caratterizzato da una eccezionale biodiversità vegetale e animale.

Le foci del fiume più lungo d’Italia e i rami del suo Delta formano un particolarissimo tracciato, un labirinto di vie d’acqua da percorrere lentamente, a bordo di motonavi o piccole imbarcazioni. Luogo di partenza sono Goro e da Gorino, due caratteristiche località di pesca che si affacciano con i loro porti sulla Sacca di Goro, un’originale insenatura naturale a forma di mezzaluna.

Un territorio unico e particolare per un’esperienza originale e irripetibile.

Per un'introduzione alla regione, ti consigliamo di dedicare al tuo viaggio dai 3 ai 5 giorni.

Ravenna

Adagiata a pochi km dal Mar Adriatico, e sospesa nel cuore della Romagna, Ravenna è uno scrigno d’arte, di storia e cultura con alle spalle un antico e glorioso passato.

La magnificenza di quel periodo ha lasciato alla città una grande eredità di monumenti: sono ben otto gli edifici dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

Ravenna, inoltre, conserva le spoglie del Padre della Letteratura Italiana Dante Alighieri oltre a mantenerne viva la memoria e la conoscenza.

Oltre alla straordinaria ricchezza del suo patrimonio monumentale, il territorio cittadino presenta una notevole varietà di paesaggi (secondo comune d’Italia più grande per estensione), alcuni di estrema bellezza: ampie campagne coltivate, valli e canali fiancheggiati da caratteristiche reti da pesca e pinete secolari che si affacciano su spiagge sabbiose e accoglienti.

Pomposa

Isolata tra le foschie della pianura emiliana, con il suo svettante campanile che l’annuncia da lontano, l’abbazia di Pomposa è tra i più importanti centri di spiritualità e cultura del Medioevo.

Fondata nel VII secolo da monaci benedettini che si stabilirono su quella che era anticamente un’isola compresa tra due rami del Po, il complesso monastico divenne una delle più prospere e potenti abbazie dell’Italia settentrionale, frequentata da nobili, pellegrini e personaggi illustri come il monaco Guido d’Arezzo, l’inventore del pentagramma musicale.

Nel corso dei secoli le mura dell’abbazia affrontarono periodi più o meno positivi, rivestendo come tanti siti religiosi dell’epoca un fondamentale ruolo propulsore dal punto di vista culturale e politico.

Ancora oggi la sua importanza è percepibile e accanto ai suoi tesori artistici, quali lo splendido pavimento ad intarsi marmorei della chiesa e gli affreschi trecenteschi di ispirazione giottesca che narrano storie dell’apocalisse e del paradiso, le sue sale ci fanno rivivere la quotidianità di abati e santi.

Comacchio

Conosciuta anche come la “piccola Venezia”, Comacchio è il centro storico più originale ed affascinante del Parco del Delta del Po. Ideale erede dell’antica Spina, ha origini antichissime ed ancora oggi è una città lagunare che incanta grazie al suo centro storico che conserva intatto l’aspetto originario, ed ai suoi più celebri monumenti come l’inconfondibile Trepponti con le sue imponenti scalinate e la caratteristica Manifattura dei Marinati, l’antica fabbrica adibita alla cottura e marinatura dell’anguilla.

Costruita per agevolare uno sviluppo economico che sfruttasse i vantaggi del fiume, la cittadina si presenta oggi come un fitto dedalo di canali, con piccoli ponti che collegano i diversi angoli della città e case a schiera dalle tinte pastello che caratterizzano i quartieri più interni.

Scrigno di particolari bellezze naturalistiche e testimonianze storiche, Comacchio è un piccolo centro che nasce e vive tra terra e acqua.

Saline di Cervia

Porta di accesso a sud e stazione del Parco del Delta del Po, con i suoi 827 ettari a 1600 metri dal mare, La Salina di Cervia è la più piccola e la più a nord d’Italia.

Compostata da oltre 50 bacini, circondati da un canale di oltre 14 chilometri che consente all’acqua del mare Adriatico di entrare ed uscire, è da sempre un ricco patrimonio naturalistico ed una riserva naturale di popolamento e nidificazione per molte specie animali e vegetali.

Bosco della Mesola

La Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, con una superficie di 1.058 ettari, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati residui di bosco di pianura, memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica.

Il Bosco è ciò che rimane di un esteso complesso di foreste che nel medioevo ricopriva la fascia costiera padana. Area della macchia mediterranea più a nord in Europa ospita il Cervo delle dune, unica popolazione autoctona dell’Italia peninsulare che rappresenta senza dubbio uno degli elementi naturalistici più significativi dell’area deltizia.

Faenza

Di origine romana, Faenza è una meravigliosa città d’arte la cui fama brillava nel periodo rinascimentale per la produzione di oggetti in ceramica, di squisita fattura, esportati in molti Paesi europei.

Il toponimo stesso è diventato sinonimo di ceramica (maiolica) in molte lingue, tra cui il francese (faïance) e l’inglese (faience).

Il volto attuale della città si è formato in un lungo arco di evoluzione storica, arricchendosi nel tempo di architetture di grande pregio, con una forte caratterizzazione rinascimentale; caratteristici anche i tuffi estetici nella severità medievale, nello splendore del barocco e nell’eleganza del liberty.

Posta ai piedi delle prime colline preappenniniche, gode di una felice posizione paesaggistica e di un ambiente agrario suggestivo: vigneti a monte e fertili orti in pianura, in prossimità della città numerose sono le ville gentilizie del Settecento e del secolo scorso immerse in nobili parchi o annunciate da lunghi viali di cipressi.

Enogastronomia

Legata alla tradizione contadina, la cucina romagnola è tra le più rinomate e gustose del nostro paese.

Patria di Pellegrino Artusi, autore nel 1891 de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” primo e più importane trattato nazionale dell’arte culinaria italiana nonché manifesto della nostra tradizione gastronomica, la Romagna dimostra da sempre la sua grande passione per la buona tavola.

La sua cucina è ricca di sapori e di una varietà di piatti che sono lo specchio di un territorio vario: dal mare alla campagna, fino ai rilievi collinari e appenninici dell’entroterra.

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